Romania e Francia, con interventi giudiziari, sacrificano la democrazia popolare a sostegno di un sistema europeo in crisi che punta ad eliminare candidature politiche scomode. Una sentenza condanna in Francia Marine Le Pen all’ineleggibilità per 5 anni. In Romania, lo sorso mese di marzo, la Corte costituzionale, dopo aver annullato il voto del novembre scorso vinto dalla destra, ha escluso dalla ripetizione del voto il favorito Calin Georgescu che aveva ripresentato la propria. La Commissione elettorale polacca ha sanzionato l’ex partito conservatore di governo, il PiS, privandolo del finanziamento pubblico e confermando la sua decisione anche dopo che la Corte di giustizia polacca l’aveva annullata.